Ippocrate di Kos, il padre della medicina, diceva: “Che la medicina sia il tuo cibo, e che il
cibo sia la tua medicina”.
Fin dai tempi dei tempi - quando i medicinali in scatola non esistevano ancora, né esistevano le industrie farmaceutiche con i loro interessi - il cibo è stato
l’unica ovvia fonte a cui si attingeva per avere una buona salute. Tuttalpiù, erbe e infusi costituivano i rimedi “speciali” per situazioni “particolari”. Io stessa ricordo le passeggiate fatte
in campagna con mio nonno Pietro, il quale mi elencava le varie piante ed i loro rimedi. Dio stesso ha dato al Suo popolo una precisa dieta da seguire, indicazioni alimentari precise per essere
in buona salute ed avere un fisico forte.
Al giorno d’oggi, salvo poche eccezioni, l’alimentazione è passata in secondo piano, si mangia di solito quello che “il mercato” propone e pubblicizza, soprattutto
nelle aree in cui noi viviamo, quelle cosiddette “occidentali”.
La dieta standard occidentale è generalmente così composta: proteine animali (carne rossa, formaggi), alimenti ad alto
indice glicemico (zucchero, farine bianche, …), oli idrogenati o parzialmente idrogenati (olio di girasole, di mais, di soia), prodotti lattiero-caseari convenzionali (ricchi di omega 6, dannoso
per l’organismo), patatine, fritti, stuzzichini, frutta e verdura piena di pesticidi, acqua di rubinetto in aree a agricoltura intensiva, con presenza di nitrati e pesticidi.
Non c’è affatto da stupirsi allora se nelle aree occidentali l’incidenza della maggior parte delle malattie metaboliche (disturbi
legati ad un errato uso del cibo) sia incrementata vertiginosamente negli ultimi 50 anni (cancro compreso), e se la ricerca medica non abbia fatto passi avanti in merito al
controllo del manifestarsi di queste malattie. Al contrario, il numero di persone interessate dalle malattie metaboliche è aumentato fino a 1 su 4.
Se a questa situazione si aggiunge il forte stress e la bassa qualità della vita che caratterizza il vivere medio di oggi
(tensioni, stress, lavoro, poca vita all’aria aperta, poca attività fisica, ecc.),allora il quadro della salute occidentale è abbozzato.
Abbiamo lasciato che il mondo ci trascinasse nei suoi meccanismi, sia per quanto riguarda come mangiamo, sia per quanto riguarda come
viviamo. Ed ora ne paghiamo tutti le conseguenze.
Ma vi do una bella notizia: non è mai troppo tardi per ricominciare da zero!
Cominciamo quindi a prenderci cura di quello che mettiamo nella nostra bocca, perché il cibo costituisce i mattoni per la vita
del nostro corpo. Ogni cibo ha delle caratteristiche peculiari, ed è utile (o meno) all’edificazione del nostro essere. E cominciamo anche a prenderci cura di
come viviamo, prendiamo in considerazione che ogni pressione e stress negativo agisce direttamente sulla capacità del nostro sistema immunitario di rispondere agli attacchi
esterni.
Il nostro secondo passo verso la guarigione – dopo aver guarito lo spirito – è stato quello di prenderci cura della nostra alimentazione e della nostra qualità di
vita, noi ed i nostri 4 figli.
Il vigore fisico e psicologico ritrovato è stato un’enorme benedizione, perché ha consentito a Pietro (ma anche a noi che gli siamo di supporto) di affrontare con
nuove forze fisiche e psicologiche le tante prove di salute che si sono presentate, e che ancora bussano alla nostra porta.
Facciamo dunque anche questo tratto di cammino insieme, se volete. Vi presenterò passi semplici da seguire per la vostra
alimentazione giornaliera (fisica e non), e fonti a cui potrete attingere per approfondire la vostra ricerca di una salute migliore. Questo nuovo modo di vivere vi aiuterà a prevenire e a curare
molti dei disagi metabolici e delle malattie che oggi devastano il mondo occidentale, garantito!